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Verga incontra Vittorini : Don Gesualdo in scena a Siracusa

Verga e Vittorini, entrambi siciliani, si spinsero alla ricerca di quella che era la propria arte

Stasera, 8 settembre, Siracusa, sarà lo scenario di un magico incontro tra Giovanni Verga ed Elio Vittorini, due scrittori distanti, ma allo stesso tempo vicini, che si ritrovano in occasione del Centenario della scomparsa del Novelliere vizzinese. L’evento, nato dalla collaborazione tra la  Manifestazione Ufficiale delle celebrazioni  “Verga 10o” prodotta dalla Dreamworld Pictures e l’Ass. Culturale Vittorini-Quasimodo, il Comune di Siracusa con il supporto della Confcommercio, darà vita,  a un evento unico che  rimarrà nella storia.

A Ortigia, in piazza Minerva, alle ore 21 andrà in scena una delle opere più importanti del Verga, il  Don Gesualdo, ribattezzato così dal regista Lorenzo Muscoso – concittadino del letterato – che riscrive la storia, interpretata da Alessandro Sparacino e con le musiche di Gionata Colaprisca, citandone esplicitamente l’Amleto,  ponendo attenzione  al vissuto del protagonista, a quello che fu il rapporto con la famiglia e con le donne amate nel corso della sua esistenza.

Verga e Vittorini, entrambi siciliani, si spinsero alla ricerca di quella che era la propria arte; Giovanni la ritrova nella memorie di un’adolescenza vissuta tra le campagne di Vizzini e che lo proietta al successo del grande pubblico con opere che rimarranno nell’immaginario collettivo, in particolare Cavalleria Rusticana, La Lupa e Don Gesualdo, narrazioni che  faranno di lui il Padre del Verismo; Elio Vittorini la tira fuori dal quel mondo martoriato delle dittature e delle responsabilità  e del ruolo dell’intellettuale come guida spirituale di un Paese che necessità un rinnovamento. Entrambi lasciano la Sicilia in cerca di glorie, ed entrambi ci ritornano dopo anni, ma quello di Giovanni sarà un ritorno alle origini, al desiderio di tornare a respirare gli odori della propria terra; Elio lo fa sul piano realistico – simbolico reale facendo di Conversazioni , la sua opera più intima che lo pone alla ricerca della propria identità e radici, divenendo emblema delle ingiustizie ai danni dell’umanità. In entrambi la componente neorealista è presente se pur con dinamiche diverse,  dallo stato di rassegnazione si arriverà, poi, a uno stato di diretta ribellione. Chissà quale feeling ci fosse tra i due, ma oggi, sperimentare questo reunion è certamente motivo di fascino e di interesse, dal quale potranno scaturire importanti riflessioni. Oltretutto, nel romanzo di Vittorini, il protagonista Silvestro,   nel suo viaggio in treno sceglie di femarsi  proprio a Vizzini, imbattendosi  cosi’ in quella poetica campestre che rese tanto celebre Verga.


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