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Vertice in prefettura dopo l’incendio a Licata. Il sindaco Balsamo: “Non escludo dolo”

Allo studio di forze dell'ordine, Comune e protezione civile le soluzioni per evitare il disastro ambientale

Foto Fb Angelo Balsamo

Vertice nella prefettura di Agrigento dopo l’incendio del centro di stoccaggio di rifiuti a Licata, sotto sequestro da quasi due anni nell’ambito di un’inchiesta che ipotizza violazioni della normativa ambientale. Allo studio di forze dell’ordine, Comune e protezione civile le soluzioni per evitare il disastro ambientale. “L’incendio è stato spento – dice il sindaco Angelo Balsamo – il problema in questo momento sono i focolai che si riaccendono a causa del vento sugli enormi cumuli di rifiuti inceneriti. Il lavoro che si sta facendo in questo momento è quello di ridurre i blocchi di cenere in modo da controllarli in maniera più semplice. Il vento ha alimentato il fumo tossico nella zona di contrada Bugiades, anche per questo ho ritenuto di disporre in via precauzionale la chiusura delle scuole”.

Balsamo aggiunge: “Il peggio dovrebbe essere passato perché il capannone di amianto poco distante ormai è al sicuro e non sarà raggiunto dalle fiamme. Il mio ringraziamento va alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, alla forestale e ai numerosi privati che sono intervenuti con le autobotti per limitare i danni. Origine dolosa? Non lo so – risponde Balsamo – non è escluso, se ne stanno occupando con grande solerzia le forze dell’ordine. A me interessa l’aspetto legato alla salute pubblica per il quale sto lavorando senza sosta da un giorno e mezzo”.

Nel corso della riunione del Centro coordinamento soccorsi, presieduto dal vice prefetto Elisa Vaccaro, su delega del prefetto di Agrigento Filippo Romano, si è preso atto dell’intervento svolto nell’immediatezza dai vigili del fuoco che ha impiegato ben 38 unità attingendo anche dai limitrofi Comandi provinciali di Gela ed Enna ed ha avuto la collaborazione, oltreché dell’amministrazione che ha reperito appositi mezzi meccanici per le operazioni di movimento terra, anche delle componenti dell’Ispettorato Foreste e della Protezione civile.

Sono state analizzate anche le problematiche connesse alla salvaguardia della salute pubblica anche attraverso l’ausilio del rappresentante dell’Arpa che fornirà i risultati dei campionamenti eseguiti anche al fine di valutare l’eventuale prosecuzione delle ordinanze comunali già disposte di chiusura degli istituti scolastici dell’intero comune, attesa la centralità dell’ubicazione dell’impianto di stoccaggio. Nel tavolo si è preso atto delle esigenze prioritarie di rifornimento idrico essenziale al proseguimento delle operazioni di bonifica ambientale e della rimozione dei rifiuti che a seguito di combustione verranno classificati con un apposito regime giuridico e saranno conferiti solamente a seguito di nulla osta dell’autorità giudiziaria. Per la mattinata di mercoledì è prevista un’ulteriore riunione del Ccs per seguire l’evoluzione delle operazioni in corso.


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