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Via libera della Commissione europea a Zes unica per il Sud Italia, Schifani: “ottima notizia”

Si tratta di un risultato importante e per questo va un grande apprezzamento al lavoro svolto dal ministro Fitto nell’interesse di tutto il Sud Italia", dice Schifani

“Il via libera della Commissione europea alla creazione di una Zes unica per il Sud Italia è un’ottima notizia per tutte le regioni del Meridione e un atto concreto che va nella direzione di colmare il gap che separa le regioni del Sud da quelle del Nord”.

Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in merito alla notizia dell’ok dato dalla responsabile della Concorrenza della Commissione Ue Margrethe Vestager, al ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto sulla proposta del governo italiano all’istituzione di una Zona economica speciale per l’intero Sud superando le attuali otto.

“Si tratta di un risultato importante e per questo va un grande apprezzamento al lavoro svolto dal ministro Fitto nell’interesse di tutto il Sud Italia”, conclude Schifani.

“Fare del sud un’unica grande Zes, per favorire lo sviluppo economico, con investimenti e non con politiche assistenzialiste, è stata da sempre una grande battaglia autonomista. Plaudo al risultato raggiunto dal governo nazionale, segno dell’autorevolezza di cui godono la presidente Meloni ed il ministro Fitto nelle istituzioni comunitarie”, commenta l’ex presidente della Regione Siciliana e leader autonomista Raffaele Lombardo dopo il via libera della Commissione Europea alla proposta del governo italiano di istituire un’unica Zes (Zona economica speciale) nel Meridione.

“È un punto di partenza: serve adesso affidare a una politica industriale seria il compito di favorire gli investitori privati, perché si possa utilizzare appieno questa opportunità. Il passo successivo – prosegue Raffaele Lombardo – dovrà essere una forte trattativa, cui assicurare analogo successo, per avviare un confronto con l’Europa sull’insularità ( che vede molto impegnato il governo regionale ) che penalizza enormemente la Sicilia. Il Movimento per l’Autonomia, sin dal suo nascere nel 2005, si è battuto per una fiscalità speciale e per un piano di grandi infrastrutture a partire dal Ponte sullo Stretto e sarà in prima linea accanto ai governi nazionale e regionale per garantire il buon esito di queste iniziative”.


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