fbpx

In tendenza

Vino, la guerra anche in cantina: +35% di costi secondo Coldiretti

Il presidente del Veneto Zaia ha lanciato patto con la Sicilia, tra Prosecco e Passito

A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti al Vinitaly. Gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino sono in media di 6.886 euro all’anno secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea. Le aziende vitivinicole “si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega Coldiretti Sicilia – arrivano oggi a pesare sui bilanci in modo pesante. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali”. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.

Ma i prezzi degli ordini “cambiano ormai di settimana in settimana – sottolinea Francesco Ferreri,  presidente Coldiretti Sicilia – e ciò rende impossibile una normale programmazione economica nei costi aziendali. Problemi anche per l’acquisto di macchinari, soprattutto quelli in acciaio, prevalenti nelle cantine, per i quali è diventato impossibile persino avere dei preventivi”. Per  la Sicilia pesano i rincari per il trasporto su gomma: oltre il  25% a cui si somma la “preoccupante” situazione dei costi di container e noli marittimi, “con aumenti che vanno dal 400% al 1000%”. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa. Gli effetti delle tensioni commerciali legate al conflitto si ripercuotono anche sull’export dove oltre quattro cantine su dieci (43%) affermano di aver ridotto le spedizioni. Sino a oggi l’incremento dei costi è stato scaricato esclusivamente sulle spalle dei viticoltori, come dimostra il fatto che il prezzo del vino, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, è diminuito dell’1,2% e dello 0,4% nei primi due mesi del 2022, per poi crescere appena dello 0,5% a marzo, in netta controtendenza con i rincari, spesso a doppia cifra, di tutti gli altri prodotti alimentari.

“Se i contadini non guadagnano soldi non si può far niente. Va sostenuto il presidio sul territorio, incentivato il reddito agricolo e creare sinergia. E noi, come Veneto, siamo disponibili ad aiutare a far emergere le produzioni del Passito di Pantelleria, come facciamo per il Prosecco, diventato fenomeno mondiale. Facciamo un patto con la regione Siciliana… se voi ci siete, noi ci siamo”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto all’evento “La biodiversità nella Costituzione italiana: dalle buone pratiche dell’isola di Pantelleria alla valorizzazione dei territori per un futuro sostenibile” al padiglione Sicilia del Vinitaly a Verona.

“Ora serve uno scatto, un salto, unità fra produttori e istituzioni pantesche. Anche il Prosecco è nato da una agricoltura eroica (400 produttori e 21 vinificatori), paragonabile a quella di Pantelleria. Quindi, c’è già un modello da seguire: quello del Prosecco per il Passito”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni