I giorni di Ferragosto non sono stati occasione di serenità per molte donne nel Ragusano, nel mirino di uomini che non si rassegnano alla fine delle relazioni sentimentali. I carabinieri di Vittoria hanno dato esecuzione ad una misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti di Z.S., 52 anni: era stata l’ex-coniuge a denunciare la persecuzione nei propri confronti, intensificatesi soprattutto dopo l’inizio di una nuova relazione sentimentale intrapresa dalla donna.
L’ex-coniuge, in preda ad impulsi di gelosia e risentimenti, ha iniziato una serie ininterrotta di aggressioni sia fisiche che psicologiche nei confronti della coppia culminando, in ultimo, con passaggi nelle ore serali presso la loro abitazione con una tanica di benzina nelle mani.
Un secondo episodio si è verificato nella frazione di Scoglitti e ha riguardato una coppia in fase di separazione. L’uomo, vedendo la moglie in compagnia di amici, l’ha insultata e schiaffeggiata davanti a tutti, anche in presenza della loro figlia minore di soli quindici anni, e si è impadronito del telefono cellulare della donna. I carabinieri hanno identificato e soccorso la vittima, raccogliendo le sue dichiarazioni, e poi proceduto a denunciare il marito in stato di libertà per il reato di rapina, percosse e diffamazione. La donna ha poi formalizzato la denuncia.
A Ispica, nella mattina di sabato, i militari della Stazione hanno tratto in arresto, in esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura della Repubblica iblea, un 24enne pozzallese, disoccupato, incensurato, poiché minacciava e molestava ripetutamente l’ex fidanzata: le negava di poter avere amici di sesso maschile, né di salutarli se incontrati, offendendola in pubblico e picchiandola in privato. Il ragazzo è ora agli arresti domiciliari.
A Scicli è stato arrestato, invece, un 36enne del posto, pregiudicato, in atto sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. L’uomo aveva violato le prescrizioni della precedente misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, continuando a perseguitare l’ex convivente e i parenti di quest’ultima. Infine, ieri i carabinieri della Stazione di Ragusa Principale hanno dato esecuzione alla misura personale del divieto di avvicinamento alle persone offese, emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa, nei confronti di un settantaduenne ragusano. È ritenuto responsabile di atti persecutori e atti intimidatori nei confronti della ex moglie, nonché del figlio e della nuora.
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